Questo eccellente freeware si propone come uno standard per Mac.
E' sviluppato molto attivamente ed, oltre alle principali release pubblicate sul sito del produttore e sui principali siti di software per Mac (VersionTracker, MacUpdate), nuove build sono disponibili di frequente attraverso la funzione di autoaggiornamento.
Si aggiunga che il supporto email (in inglese) è ottimo: si possono segnalare problemi e addirittura chiedere l'implementazione di nuove funzioni. La risposta è di norma rapidissima. Non è ancora localizzato in italiano.
Requisiti di sistema: Mac OS X 10.3 o superiore.
Rippare i propri CD audio
XLD è una valida alternativa a iTunes per rippare la propria collezione di CD audio. Utilizza un procedimento diverso, per "audiofili": il ripper vero e proprio è cdparanoia aggiornato all'ultima versione (http://www.xiph.org/paranoia/index.html). Anche Max 0.9.1 utilizza cdparanoia, ma è fermo sinora alla release del 2004 (peraltro selezionabile nelle Preferenze > CD Rip anche in XLD, se lo si desidera).
Tutti i dettagli tecnici sono riportati nella Version history sul sito dello sviluppatore. Basti dire in questa sede che XLD prevede sofisticati meccanismi di correzione degli errori e che il risultato del rip viene riportato in un dettaglliato file di log (implementato su mia richiesta sulla base dello standard per Windows, Exact Audio Copy). Infine il risultato del rip viene confrontato con il database di AccurateRip per verificare la presenza di errori (tutti i dettagli su http://www.accuraterip.com).
iTunes non fa queste verifiche. Inoltre, se si rippa in .mp3, l'encoder LAME è certamente superiore all'encoder di iTunes.
Rippare un CD con XLD è certamente più facile che descriverlo.
Si sceglie in Preferenze di Sistema > CD e DVD di aprire XLD quando si inserisce un CD audio ed il resto del procedimento è sovrapponibile a quello che si segue con iTunes. XLD interroga come database predefinito freedb per recuperare i titoli e copertina; come si vede nell'immagine qui sotto, si può cambiare database se lo si desidera.
Se è spuntata l'opzione Automatically connect to CDDB, XLD si connetterà, appunto, in automatico; altrimenti dal menu CDDB si sceglierà Get CD Track Names. E' possibile aggiungere la copertina anche con un semplice drag and drop, mentre ad oggi non è possibile aggiungere il testo dei brani.
Le impostazioni di rippaggio predefinite (figura qui sopra) soddisfano la maggior parte delle esigenze. Il formato di acquisizione viene impostato nelle preferenze di XLD; si può sceglierne uno o più (vedi oltre).
Conversione di file audio
Sono attualmente supportati come input e output i seguenti formati:
- WAV
AIFF
PCM (little endian)
PCM (big endian)
Wave64
MPEG-4 AAC
Apple Lossless (solo per 10.4 e superiori)
TTA (solo input)
FLAC
MPEG-4 HE-AAC
LAME MP3
Ogg Vorbis
WavPack
Monkey Audio (= .ape; solo input)
Shorten (= .shn; al momento in cui si scrive, solo decodifica e in via sperimentale)
Come si può vedere, il nome dell'applicazione può trarre in inganno: non gestisce solo formati lossless, ma anche lossy.
Per un confronto dei diversi formati audio, vedi ad esempio:
http://en.wikipedia.org/wiki/Compari..._audio_formats
Il formato nel quale si vuole convertire va scelto dal menu a tendina nelle Preferenze > tab General.
Sono poi disponibili altre opzioni per molti dei singoli formati. In particolare:
MP3 (encoder LAME): nell'immagine si vedono le opzioni con la descrizione in termini di interfaccia grafica affiancata alla terminologia della linea di comando (= Terminale). Sono state selezionate le opzioni mediamente preferibili (= miglior rapporto qualità/dimensioni del file). Ognuno può poi aggiustare i parametri in base alla propria esperienza ed esigenze.
Modalità di codifica: VBR (= Bitrate Variabile. La bitrate è la velocità di trasmissione in bit/sec). Le altre opzioni sono CBR (= bitrate costante) e ABR (= bitrate media)
Qualità Complessiva: Alta ("q" è l'argomento da linea di comando per selezionare l'algoritmo di selezione della qualità, decrescente da 0 a 9. 0 e 1 sono praticamente indistinguibili. E' cosa diversa dalla bitrate)
Modalità Stereo, Frequenza di Campionamento (Sampling) e metodo VBR vanno lasciate come nelle impostazioni predefinite di XLD
Target Quality: definisce la bitrate; ancora una volta la qualità è decrescente da 0 a 9. Nell'immagine il cursore è impostato su 1 (= circa 170-210 kbps, a seconda della complessità del brano musicale)
L'opzione Perform ReplayGain calculation permette di aggiungere tra i metadata le informazioni necessarie per aggiustare il volume relativo durante la riproduzione secondo uno degli standard proposti. Vedi http://www.replaygain.org/.
MPEG-4 AAC (= .m4a): il formato standard di iTunes con eventuali opzioni analoghe a quelle descritte per l'encoder mp3. Queste sono le opzioni predefinite in XLD; in iTunes sono invece VBR 256 kbps.
FLAC: si può scegliere il livello di compressione. Se possibile, le tag vengono aggiunte (in genere lo sono). Per editarle però è ancora necessario ricorrere ad altre applicazioni (ad es., xACT).
E' possibile infine scegliere formati audio multipli come output.
XLD gestisce facilmente i file .cue che spesso accompagnano un file .ape (ma talvolta anche .flac, .wav o .mp3). Basta aprire per primo il file .cue (File > Open). Comparirà poi una finestra di dialogo nella quale selezionare il file audio collegato.
Riprodurre brani.
Per concludere, in XLD è implementato anche un player, per ora piuttosto rudimentale. E' l'unica parte che necessita di miglioramenti sostanziali al momento in cui si scrive. Lo si apre dal menu Window > Show Player e ci si trascina sopra un file. Col drag and drop si possono avere vari problemi.
Funziona invece decisamente bene con i file .cue: una volta aperto il .cue, si fa doppio click sul brano che si vuole ascoltare e ci si sposta da un brano all'altro con i pulsanti del player.
Grazie a LESTER per la guida
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